Si è svolto mercoledì 17 novembre il previsto confronto con la Direzione Generale del Ministero sul decreto interministeriale che quantifica i posti da destinare al nuovo concorso ordinario da bandire ai sensi del comma 18 dell'articolo 59 del DL 73/2021. L'Amministrazione, sulla base della richiesta avanzata dalla CISL Scuola nel corso dell'informativa e oggetto della richiesta di confronto, ha rivisto i conteggi in base ai quali era stata definita la bozza presentata ai sindacati il 9 novembre, nella quale era previsto che tutti i 6.333 posti rimasti ancora vacanti dopo le assunzioni in ruolo per il 2021/22 fossero destinati al nuovo concorso ordinario, impedendo di fatto, per le classi concorso STEM, l'avvio della procedura straordinaria prevista dal comma 9 bis del DL 73 per i precari con tre annualità di servizio.
La posizione espressa oggi dall'amministrazione riconosce la fondatezza delle obiezioni avanzate già nel precedente incontro dalla CISL Scuola e delle conseguenti richieste: la procedura straordinaria per i precari con tre annualità sarà quindi bandita anche per le classi di concorso STEM, cui andrà la maggior parte dei posti residui. Più precisamente, dei 6.633 posti disponibili per i bandi STEM e residuati dopo le assunzioni 4.648 saranno resi disponibili per la procedura straordinaria destinata ai precari con 36 mesi di servizio, e solo 1.685 andranno al nuovo concorso ordinario.
A breve dovrebbe essere oggetto di informativa il Decreto del Ministro con i contenuti della procedura che, come è noto, è costituita da una prova cui si aggiunge un percorso di formazione finalizzato all'assunzione in ruolo con decorrenza 1° settembre 2022 sui 4.648 posti oggetto del bando.
Si tratta di un buon risultato, frutto della determinazione con cui la CISL Scuola, unica organizzazione sindacale presente al tavolo, ha sostenuto le sue proposte nel confronto con l'Amministrazione.
Sul secondo tema in discussione, quello dei candidati risultati idonei ma non vincitori del concorso STEM, e pertanto non assunti, nonostante la disponibilità sopravvenuta di posti a seguito di rinunce, al momento l'Amministrazione è rimasta ferma sulla sua posizione di indisponibilità a integrare le graduatorie di merito con altrettanti idonei, posizione motivata con un’asserita mancanza di copertura normativa.
Sulla questione la CISL Scuola ha sollecitato anche un’interrogazione parlamentare che si è svolta oggi alla Camera dei Deputati, rispondendo alla quale il Ministero ha assicurato il proprio impegno per una soluzione che consenta l'assunzione in ruolo degli idonei. A tal fine la CISL Scuola sta promuovendo la presentazione, da parte dei gruppi parlamentari disponibili, di opportuni emendamenti nell’ambito della discussione della legge di bilancio in corso al Senato, puntando a risolvere le lacune o ambiguità normative su cui si fonda l'attuale indisponibilità dell'Amministrazione ad accogliere le richieste avanzate in sede di confronto.
2021-11-18 17:00:00
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