Un’intesa utile per i precari e per la scuola, verso un reclutamento che valorizzi l’esperienza di lavoro.
Una corretta valutazione dell’intesa sottoscritta il 1° ottobre al MIUR può essere fatta solo tenendo conto delle diverse posizioni che si sono confrontate durante un negoziato lungo e complesso, nel corso del quale la parte pubblica si è sempre mostrata molto articolata al suo interno, come dimostrato dalla formula “salvo intese” con cui il Consiglio dei Ministri del 6 agosto aveva licenziato il decreto Bussetti.
Queste le richieste portate al tavolo dalle organizzazioni sindacali, alla luce dell’intesa del 24 aprile e dei “tavoli tematici” attivati al MIUR per darne concreta attuazione, da cui è scaturita la successiva intesa dell’11 giugno:
- previsione di un concorso straordinario abilitante per il personale docente con almeno tre annualità di servizio a tempo determinato nella scuola secondaria statale
- attivazione di percorsi abilitanti speciali, destinati prioritariamente al personale precario, per docenti con differenti tipologie di requisiti
- proroga delle misure contenute nel decreto cd “dignità” per i docenti con diploma magistrale, al fine di assicurare la continuità didattica nell’a.s. 2019/20
- previsione di specifiche modalità di accesso al ruolo di DSGA per gli assistenti amministrativi facenti funzione
in allegato il testo dell'intesa firmata oggi al Miur.