Il Sole 24 Ore di oggi domenica 19 gennaio 2020 pubblica un articolo alla firma di Eugenio Bruno e Claudio Tucci che indaga il tema della formazione, resa obbligatoria e permanente del personale docente.
Finora solo 381mila docenti su 700mila si sono registrati alla piattaforma nazionale «Sofia». La ministra Azzolina vuole vincolare la card da 500 euro alle attività realmente formative.
A cinque anni dalla Buona Scuola che ha reso obbligatoria la formazione in servizio un prof di ruolo su due non si è ancora iscritto alla piattaforma nazionale nata nel 2017 per incrociare la domanda e l’offerta di aggiornamento professionale. A confermarlo sono le ultime statistiche sull’utilizzo di «Sofia». Dei circa 700mila insegnanti a tempo indeterminato, tra posti comuni e di sostegno, attualmente in organico solo 381mila si sono registrati al portale del Miur. Un dato che già dice tanto.
Se poi aggiungiamo che il 70% degli acquisti effettuati dai docenti con la card da 500 euro annui non ha riguardato libri o corsi formativi diventa ancora più chiaro perché la neoministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, vuole rimettere mano anche a questo tema, accanto alla riforma del sistema di abilitazione a cui ha iniziato a lavorare già durante il suo recente passato di sottosegretaria (su cui si veda Il Sole 24 Ore di lunedì 23 dicembre).