Nell'adunanza plenaria svoltasi ieri, 7 ottobre, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l'emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, con voto unanime, il parere sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione, recante “Disposizioni concernenti il concorso per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale del Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA)”.
Il CSPI, nella premessa del parere
evidenzia che le procedure concorsuali a posti di DSGA debbano essere - trascorsi più di venti anni dall'indizione dell'ultimo specifico concorso - un’occasione per valorizzarne il ruolo nella governance dell’istituzione scolastica e riconoscerne il compito fondamentale a livello amministrativo e contabile. È opportuno, quindi, che "il DSGA possieda certamente titoli adeguati senza che sia trascurato il fondamentale requisito dell’esperienza nelle specifiche attività amministrativo-contabili delle istituzioni scolastiche, in assenza della quale è necessario un supporto e un affiancamento dall'inizio del servizio e per almeno tutto il periodo di prova. Pertanto si ritiene indispensabile prevedere già nel testo dello schema di decreto in esame il tutoraggio e la formazione dei neo DSGA finalizzato all'arricchimento delle competenze professionali specifiche";
rileva, dal punto di vista della tempistica, come appaia tecnicamente e proceduralmente improprio che si proceda all'indizione di un nuovo concorso ordinario per il profilo DSGA, senza avere ancora indetto la procedura concorsuale riservata agli "assistenti amministrativi facenti funzione", prevista dal decreto-legge 126/2019, convertito nella legge 159/2019 (vedi, sulla questione, il precedente parere del CSPI espresso l'11.12.2018, ove sono anche evidenziate le ragioni che depongono a favore di una procedura concorsuale riservata al suddetto personale con un numero considerevole di anni di esperienza anche se sprovvisti di titolo di studio specifico).
Il CSPI, poi, entrando nel merito del documento ministeriale e del suo "allegato B", formula precise richieste di modifica e integrazione, nonché osservazioni da intendersi in coerenza con la premessa.