Con Decreto del Ministero della Salute pubblicato in data 4 febbraio 2022 sono state individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità, in presenza delle quali, fino al 28 febbraio p.v., il D.L.221/2021 (art.17, comma 2) prevede che la prestazione lavorativa sia normalmente svolta in modalità agile.
In sostanza possono lavorare normalmente in smart working:
- indipendentemente dal proprio stato vaccinale, le persone affette da marcata compromissione della risposta immunitaria, a causa di patologie, terapie o trattamenti farmacologici, di cui il decreto riporta un dettagliato elenco (lettera a.1), nonché le persone che siano affette da tre o più patologie tra quelle indicate alla lettera a.2).
- in presenza di esenzione dal trattamento vaccinale, le persone di età superiore a 60 anni o affette da una delle patologie indicate nell'Allegato 2 alla circolare 45886 dell'8 ottobre 2021 della Direzione Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute.
Per effetto delle modifiche apportate in sede di conversione al DL 221/2021, su cui il Governo ha posto la fiducia che viene votata oggi, 16 febbraio, il termine del 28 febbraio sarà prorogato al 31 marzo, mentre per il personale per il quale ricorrano le condizioni di cui al DM e che prestano servizio su tipologie di lavoro impossibili da svolgere a distanza sarà prorogato fino al 31 marzo, con decorrenza dal 1° gennaio 2022, il diritto ad assentarsi dal lavoro col trattamento equiparato a quello spettante in caso diricovero ospedaliero.