Dopo la tragedia di Firenze, ennesima strage sul lavoro con un numero ancora imprecisato di vittime, la CISL risponde con una mobilitazione che coinvolgerà tutti i settori produttivi e le realtà territoriali del Paese per dire basta a una catena di morti e di infortuni che sembra inarrestabile e che impone di intervenire con azioni efficaci di contrasto e soprattutto di prevenzione.
È un tema, quello della sicurezza sul lavoro, "da cui dipende il destino morale ed economico del Paese". Lo afferma il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, che così prosegue: "La tragedia di Firenze è l’ennesimo evento di una strage che deve finire e che sfregia i più elementari diritti costituzionali. Bisogna fermare la scia di sangue e bisogna farlo ora, ponendo in cima alle priorità la salvaguardia della vita e della salute delle persone che lavorano”.
“Il Governo – sottolinea ancora Sbarra – riallacci subito il confronto con il sindacato per costruire insieme alle Associazioni Datoriali una strategia nazionale all’altezza della sfida che abbiamo davanti. Significa più controlli , più ispezioni e più ispettori sul territorio, più risorse e interventi concreti, banche dati incrociate, rating sociale per le imprese, con una patente a punti che premi le realtà virtuose. E poi un grande investimento sulla prevenzione, formazione e una stretta su sanzioni e repressione”.