2014-01-08 18:45:00

Senza alcun preavviso e in assenza di ogni confronto con le organizzazioni sindacali, il MIUR ha inviato ieri 7 gennaio una nota agli Uffici Scolastici Regionali comunicando che - presumibilmente a partire dalla mensilità del prossimo febbraio - si darà luogo al graduale recupero delle somme corrisposte negli anni scolastici 2011/12 2012/13 al personale ATA individuato, negli stessi anni, come avente titolo all’attribuzione della I e II posizione economica di cui alla sequenza contrattuale 12 maggio 2011. Di tale beneficio economico, conseguente alla frequenza dell’apposito corso di formazione e comportante l’attribuzione di più complesse mansioni, è stata messa in discussione la legittimità da parte del MEF e del Dipartimento Funzione Pubblica, che hanno mosso rilievi al già citato CCNI del 12 maggio 2011, rilievi riconducibili alle norme di “congelamento” delle retribuzioni varate nel 2010.
Sulla vicenda, come si ricorderà, siamo più volte intervenuti ribadendo la validità del contratto sottoscritto e riscontrando su questo un’identità di vedute del MIUR, che ha infatti replicato in maniera argomentata ai rilievi di cui sopra. Nel frattempo, al fine di ottenere una soluzione definitiva del problema, abbiamo sollecitato un intervento in sede legislativa sia in occasione della conversione in legge del DL 104/2013 (L’istruzione riparte), sia del percorso parlamentare di approvazione della legge di stabilità per il 2014. In entrambe le circostanze i nostri tentativi non hanno avuto esito, per l'insormontabile contrarietà del MEF.
Ciò premesso, in coerenza con le posizioni fino ad oggi assunte sulla vicenda, riteniamo assolutamente inaccettabile quanto prospettato nella comunicazione del MIUR, formalmente consegnataci oggi, e in quanto tale ne abbiamo chiesto il ritiro, richiesta che formalizzeremo quanto prima con atto di diffida e messa in mora, salvo che non ci venga comunicata nel frattempo la sospensione della procedura di recupero ipotizzata nella nota di cui sopra.
 

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