2014-01-21 12:00:00

"Claudio Abbado ci ha lasciati. Ma alla Scala resterà per sempre. Questo è il suo Teatro: il luogo in cui rimane, concreto e tangibile, il segno del direttore senza confini, del musicista senza preconcetti, dell’uomo di teatro pronto a rischiare, dell’uomo di pensiero aperto al mondo." (iniziava così ieri sera la serata al Teatro alla Scala di Milano).


Ci ha lasciati un grande uomo e un grande maestro non solo Maestro Direttore di grandi orchestre ma "maestro di vita". Persona schiva che aveva a cuore la perfezione, la ricerca filo logica, lo studio perenne. Si è sempre dedicato alla divulgazione della musica in tutti gli ambienti: ha aperto il Teatro alla Scala ai concerti per gli studenti e per gli anziani. Ha lavorato per non disperdere i talenti  dedicandosi alla costituzione di orchestre giovanili come ad esempio l'Orchestra Mozart, nel 2004, che in poco tempo si sono distinte per l'alto valore artistico raggiunto.


L'importanza del silenzo e dell'ascolto così ci ha insegnato (video)


Nominato lo scorso agosto dall'attuale Presidente della Repubblica Senatore a Vita ha devoluto gli emolumenti a lui dovuti per la Scuola di Musica di Fiesole offrendo così a giovani talentuosi "borse di studio" per lo studio della Musica.


Il Maestro Abbado ha suonato anche alla Necchi di Pavia per gli operai in fabbrica nel lontano 1974.


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La scuola di Musica di Fiesole


 

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