2021-11-05 08:30:00

Nell'adunanza plenaria svoltasi il 4 novembre in modalità telematica , il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso, con voto unanime, due pareri sugli schemi di decreto del Ministro dell’istruzione concernenti le disposizioni per i concorsi ordinari per l'accesso ai ruoli del personale docente su posto comune e di sostegno rispettivamente della scuola secondaria di primo e secondo grado e della scuola dell'infanzia e primaria.

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Il CSPI, nelle similari premesse dei due provvedimenti:

richiama quanto già espresso in precedenti pareri e ribadisce, ai fini di un autentico esercizio del diritto di istruzione nel sistema scolastico pubblico, la centralità e l’importanza del reclutamento e della formazione iniziale del personale mediante la valorizzazione delle capacità e delle potenzialità professionali degli aspiranti;
sottolinea che il decreto in esame, previsto dal decreto-legge 73/2021, convertito dalla legge 106/2021, appare invece come un provvedimento che, pensato per apportare tutte le occorrenti modificazioni ai bandi di concorso già pubblicati e regolare in via transitoria e in deroga alle norme vigenti il reclutamento, finisce per realizzare una implicita riforma delle future modalità concorsuali, non ancora regolate da bandi e pertanto non emendabili;
ribadisce, ancora una volta, la necessità di approdare a una riforma del reclutamento che metta al centro la formazione iniziale con percorsi strutturati e stabili, garantendo altresì adeguate modalità di preparazione ai candidati, con l'invito al Ministero dell’Istruzione - anche attraverso il confronto al "Tavolo per il Reclutamento" istituito con il "Patto per la Scuola" - ad avviare, come previsto nel PNRR, le specifiche riforme;
richiama l’urgenza di riconsiderare le classi di concorso, peraltro già previsto dall’art. 4 del decreto legislativo 59/2017, non tanto e non solo come aggiustamenti successivi di quelle già definite, ma riconsiderando l’evoluzione delle discipline d’insegnamento e il significato che queste assumono negli ordinamenti e nel curricolo dei diversi indirizzi di studio;
ripropone le osservazioni già avanzate dal CSPI medesimo nei pareri espressi nella seduta del 27 gennaio 2016 e del 16 gennaio 2019 che hanno evidenziato una separazione troppo marcata tra la procedura finalizzata all'accesso ai posti comuni e quella per i posti sul sostegno con il rischio di una netta separazione tra i due profili;
ritiene opportuno che i quesiti della prova scritta della procedura per i posti di sostegno vertano anche su tematiche disciplinari, culturali e professionali proprie dell’insegnamento curricolare; parimenti, i quesiti della prova scritta e la prova orale della procedura per i posti comuni dovrebbero accertare anche conoscenze e competenze relative ai temi dell'inclusione scolastica.

In relazione ai testi dei due decreti in esame, il CSPI, avanzando puntuali osservazioni, esprime parere favorevole a condizione che siano accolte le richieste di modifica e invita al contempo l’Amministrazione a far proprie le considerazioni avanzate nelle premesse.

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