Bene la definitiva conversione in legge del decreto “istruzione”. Apprezziamo anche alcune delle modifiche introdotte dalle Camere anche se ci sono richieste ancora non accolte (posizioni economiche del personale ATA, quota “96”, inidonei) sulle quali il nostro impegno continua in altre sedi, prima fra tutte la discussione sulla “legge di stabilità”.
E’ importante che si sia dato sui temi dell’istruzione e della formazione un segnale di attenzione nuova e di discontinuità con un passato che ha fatto molti danni.