"Claudio Abbado ci ha lasciati. Ma alla Scala resterà per sempre. Questo è il suo Teatro: il luogo in cui rimane, concreto e tangibile, il segno del direttore senza confini, del musicista senza preconcetti, dell’uomo di teatro pronto a rischiare, dell’uomo di pensiero aperto al mondo." (iniziava così ieri sera la serata al Teatro alla Scala di Milano).
Ci ha lasciati un grande uomo e un grande maestro non solo Maestro Direttore di grandi orchestre ma "maestro di vita". Persona schiva che aveva a cuore la perfezione, la ricerca filo logica, lo studio perenne. Si è sempre dedicato alla divulgazione della musica in tutti gli ambienti: ha aperto il Teatro alla Scala ai concerti per gli studenti e per gli anziani. Ha lavorato per non disperdere i talenti dedicandosi alla costituzione di orchestre giovanili come ad esempio l'Orchestra Mozart, nel 2004, che in poco tempo si sono distinte per l'alto valore artistico raggiunto.
L'importanza del silenzo e dell'ascolto così ci ha insegnato (video)
Nominato lo scorso agosto dall'attuale Presidente della Repubblica Senatore a Vita ha devoluto gli emolumenti a lui dovuti per la Scuola di Musica di Fiesole offrendo così a giovani talentuosi "borse di studio" per lo studio della Musica.
Il Maestro Abbado ha suonato anche alla Necchi di Pavia per gli operai in fabbrica nel lontano 1974.
La scuola di Musica di Fiesole