2015-10-08 15:45:00

 

Sistema integrato di educazione e istruzione. 0-6 anni le sollecitazione della CISL SCUOLA al MIUR

Si è svolto,stamani,il previsto incontro tra MIUR e OO.SS. su “Sistema integrato di educazione e istruzione” (0/6 - comma 181,lettera e) della Legge 107/2015).
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Il Capo Dipartimento De Pasquale ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza di tale delega che si esplicita nell'intento di   costruire un percorso di integrazione 0-6 svincolandolo dal servizio individuale a domanda, assicurando cosi, la formazione a tutti i bambini sin dalla primissima infanzia , valutando le necessarie coperture finanziarie, prevedendo accordi con gli Enti Locali e utilizzando i risultati  delle sperimentazioni già in atto.

La Cisl Scuola, nel richiamare ancora una volta la necessità di ulteriori momenti tecnici di confronto  in cui l’Amministrazione declini in modo chiaro e dettagliato quanto contenuto nella delega, ha evidenziato le seguenti necessità e complessità:
·    La mancanza di servizi socio educativi per i bambini da 0 a 3 anni, nel nostro Paese, è stata ed è causa di un profondo disagio per le famiglie e le esigue soluzioni adottate (inserimento anticipatari nella Scuola dell’Infanzia, istituzioni delle sezioni primavere) hanno ancor di più evidenziato il divario tra nord e sud del Paese,non assicurando qualità ed efficienza del servizio.

Quanto espresso nella legge e cioè di sottrarre il percorso 0-6  dal servizio individuale a domanda è sicuramente condivisibile al fine di superare il gap esistente e di innalzare la media percentuale nel nostro Paese, di  servizi socio-educativi, oggi al di sotto della soglia del 10% a fronte del 33% previsto negli  Obiettivi  di Lisbona 2010,reiterati nelle raccomandazioni Europa 2020. Ma  assicurare la fruizione di servizi  adeguati sia in termini di strutture,sia di personale,   richiede uno sforzo economico rilevante e risorse dedicate.
·    L’attribuzione della legislazione in materia, alle Regioni, cosi come previsto dalla modifica del Titolo V, comporta accordi in sede di Conferenza Unificata e protocolli attuativi e/o intese con tutti i soggetti coinvolti ( MIUR,Anci, Istituzioni Scolastiche statali,Gestori delle Scuole pubbliche non statali,etc.).
·    Pur condividendo la necessità di una continuità in orizzontale, la Cisl Scuola ha ribadito, però,  con chiarezza e determinazione che il sistema integrato che va a profilarsi debba sostanziarsi nel percorso 0-3 e 3-6. Eventuali mescolanze e sovrapposizioni snaturerebbero il ruolo della Scuola dell’Infanzia cosi ben declinato non solo nella legge 444 del 1968 ma anche nel DPR 20 marzo 2009,n.89 con il regolamento di riordino della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo e didatticamente compiuto nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo,fondamento per la costruzione di percorsi di apprendimento per le bambine e i bambini dai tre ai sei anni.
·    Per quanto riguarda gli asilo nido è stato evidenziato come sia urgente definire un profilo professionale dell’educatore e il suo percorso formativo, così come è necessario uniformare i vari contratti di lavoro,profondamente dissimili.

Forte dissenso e preoccupazione è stato espresso per la mancata assunzione dei docenti della Scuola dell’Infanzia inseriti nelle GAE, che non rientrano nel Piano di assunzioni e che solo successivamente, probabilmente a delega compiuta, saranno assunti per l’attuazione del piano di azione nazionale per il sistema integrato. A tale proposito ribadiamo che tali assunzioni trovano motivo d’essere solo ed esclusivamente per assicurare la generalizzazione della Scuola dell’Infanzia.
In conclusione la Cisl Scuola ha richiamato le proprie posizioni sul significato e il valore sociale ed etico,oltre che didattico, della Scuola dell’Infanzia,quale primo e fondamentale segmento del Sistema Nazionale dell’Istruzione per le bambine e i bambini dai tre ai sei anni.

La Segreteria Nazionale

Mr/

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