È un’intesa importante e positiva quella che abbiamo appena firmato al MIUR sulla mobilità del personale scolastico, frutto della tenacia e anche della pazienza con cui si è lavorato per metterla a punto. Il cambio di passo, e di clima, determinato dall’accordo del 30 novembre comincia evidentemente a produrre qualche frutto. Ora si tratta di completare la trattativa con la stesura articolata del contratto, ma la linea è tracciata in modo chiaro e va nella direzione giusta: parità di trattamento per tutti i docenti, delimitazione precisa dei limiti territoriali entro cui potrà avvenire l’eventuale mobilità d’ufficio, ampio riconoscimento del diritto a trasferirsi direttamente su altra scuola oltre che su ambito, semplificazione delle procedure. Un ottimo lavoro, che i sindacati, ma anche l’Amministrazione, hanno condotto con intelligenza e responsabilità.
“L’intesa del 30 novembre sul pubblico impiego è un preciso punto di riferimento e di impegno per questo governo e lo sarà anche per il Ministero che mi è affidato”. In questa affermazione della ministra Fedeli si può riassumere il significato politico dell’incontro da poco concluso con i sindacati, nel quale sono state messe a fuoco alcune priorità su cui intervenire e per le quali già dalla settimana prossima si avvia un programma di ulteriori appuntamenti, a partire dalla mobilità del personale per il 2017/18, con l’obiettivo di giungere in tempi brevi alla sottoscrizione del contratto integrativo. L’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale di comparto e le deleghe previste dalla legge 107 sono stati gli altri due argomenti su cui si è concentrata maggiormente l’attenzione.
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Alleghiamo il testo firmato