2017-11-06 10:15:00


Stanziati 209 milioni di euro che le regioni dovranno destinare a servizi per potenziare nidi e scuole dell’infanzia da 0 a 6 anni.

I progetti riguarderanno esclusivamente la costruzione di nuove strutture o la ristrutturazione, il restauro, la riqualificazione, la messa in sicurezza e interventi per il risparmio energetico di immobili di proprietà delle amministrazioni locali. 


Per il 2017 il Fondo è ripartito tra le Regioni in questa misura: il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, in base ai dati Istat; il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015; il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni, non iscritta alla scuola dell’infanzia statale, al fine di incrementare gli accessi.


Com'è noto, gli aspetti più significativi del Sistema integrato 0-6, contenuti nel decreto attuativo, possono ritenersi:
• la previsione del titolo di accesso a livello universitario per il personale dei servizi da 0 a 3 anni 
• l’istituzione di una soglia massima per la contribuzione da parte delle famiglie
• la definizione di una nuova governance del Sistema integrato di educazione e di istruzione.
Malgrado le risorse investite, i nodi e le criticità anche da noi evidenziati in occasione dell'emanazione dei decreto legislativo n° 65/2017 restano tutti: in particolare l'assenza di interventi significativi rivolti alla Scuola dell'Infanzia (segmento 3-6) e al suo personale, la limitata diffusione delle “Sezioni Primavera”, ancora per un anno ancorate alla precedente intesa Stato-Regioni, l'assenza di interventi concretamente orientati al superamento della grande disparità territoriale nella distribuzione dei nidi e delle scuole dell’infanzia, obiettivo primario dell'intero decreto legislativo.
Siamo impegnati, in questa fase segnata anche dagli impegni legati all'imminente apertura del tavolo all'ARAN per il rinnovo del contratto, affinché in sede di discussione sulla legge di Bilancio siano individuate soluzioni che consentano di soddisfare le aspettative più volte manifestate rispetto all'attivazione di posti aggiuntivi finalizzati a costituire uno specifico organico potenziato anche per la Scuola dell'Infanzia. 
Roma, 3 novembre 2017

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