Roma, 11 ottobre 2019. Con riferimento al messaggio dell’INPS n. 3400, inviato alle scuole il 20 settembre scorso, riguardante l’attivazione di un applicativo per l’elaborazione del trattamento di fine servizio, la CISL Scuola ribadisce ancora una volta la netta contrarietà all’impiego del personale di segreteria delle scuole per lo svolgimento di pratiche previdenziali, che costituisce un improprio e indebito trasferimento di ulteriori incombenze a uffici già troppo spesso costretti ad operare in condizioni di vera e propria emergenza. Compiti ulteriori, non previsti dal CCNL e che sono di stretta competenza dell’ente previdenziale. Non è la prima volta che accade, ma ora si va oltre quanto già è avvenuto in passato con le pratiche riguardanti i pensionamenti e in particolare l’applicazione della cosiddetta Quota 100.
La CISL Scuola ribadisce che le scuole non possono essere obbligate, assumendosene anche le conseguenti responsabilità, allo svolgimento di questi ulteriori e gravosi adempimenti, da gestire tramite applicativi di altre amministrazioni, sia per la carenza di personale, sia per l'assenza di competenze specifiche. Sono del tutto evidenti le implicazioni di natura contrattuale in ordine a questi eventuali nuovi carichi di lavoro. In attesa dell’avvio del tavolo tematico sul personale ATA previsto dall’intesa del 1° ottobre, la CISL Scuola chiede che la questione sia affrontata immediatamente in un confronto col MIUR, non essendo accettabile l’invio di disposizioni unilaterali alle scuole da parte dell’INPS.