“Sono tante le questioni aperte cui è necessario mettere mano quanto prima, questioni per le quali lo stesso verbale di conciliazione sottoscritto il 19 dicembre ha indicato una precisa road map. Temi e tempi che è indispensabile rispettare puntualmente, anche per evitare il trascinarsi dei problemi con possibili ripercussioni sull’ordinato avvio del prossimo anno scolastico” Così la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi, a pochi giorni dalla ripresa a pieno regime delle attività dopo la pausa natalizia. Una pausa movimentata dalle dimissioni di Fioramonti e dal conseguente annuncio di avvicendamenti al vertice del ministero, che tuttavia, secondo la Gissi, non deve pregiudicare il confronto la cui ripresa era prevista il 7 gennaio ma che inevitabilmente slitterà di qualche giorno. “Va fatto tutto il possibile perché non ci siano eccessivi rallentamenti, che non avrebbero ragion d’essere: la sostanziale continuità di quadro politico e di assetto dell’Amministrazione vincola tutti al mantenimento degli impegni sottoscritti, dunque si aprano subito i tavoli previsti dal verbale del 19 dicembre”.
Tra le questioni da discutere con più urgenza quella dei concorsi, ordinari e riservati, per i quali sono tanti gli aspetti che vanno precisati e chiariti: dalle modalità per il calcolo dei requisiti di servizio, alla possibilità di partecipare a una o più procedure, all’articolazione e ai contenuti delle prove scritte, alla possibile conoscenza preventiva di una batteria di quesiti, al punteggio da assegnare alla prova e quello da riservare al servizio che deve essere opportunamente valorizzato, all’unicità o pluralità dei bandi di concorso. In ogni caso va assicurata la contestualità di tutte le procedure, ordinarie e riservate.
“Tante problematiche, a volte anche complesse – prosegue la segretaria generale CISL Scuola - che rendono quanto mai urgente l’avvio di un approfondito confronto di merito. Noi ci andremo con idee e obiettivi chiari, vogliamo un reclutamento che assegni all’esperienza di lavoro il giusto peso, puntiamo a stabilizzare il lavoro riducendo l’area della precarietà. Vogliamo un sistema che promuova qualità professionale assicurando in via sistematica, e fin dall’inizio, un consistente supporto formativo a chi insegna. Basta interventi tampone, vogliamo definire un sistema stabile e ben strutturato di percorsi abilitanti riservati a chi matura una significativa esperienza sul campo e accessibili con regolarità anche a chi, conseguito il titolo di laurea, voglia prepararsi adeguatamente per la professione docente, o a chi, già di ruolo, intenda accedere ad altro ordine e grado di scuola".
“È stato dimostrato più volte – conclude Maddalena Gissi - quanto possa essere positivo il confronto fra Amministrazione e parti sociali: per questo ci attendiamo che gli incontri programmati possano partire immediatamente, subito dopo l’insediamento della ministra Azzolina. Perdere altro tempo sarebbe inaccettabile, inutile e rischioso”.
2020-01-06 11:45:00
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