Per la prima volta dalla Liberazione la ricorrenza del 25 aprile non potrà essere celebrata con le consuete manifestazioni pubbliche, essendo tuttora operanti le misure di contenimento da contagio che impongono a tutti l'obbligo di restare in casa. È in questa condizione che trascorreremo il 25 aprile del 2020, e non sono poche le occasioni nelle quali il ricordo della Liberazione dal nazifascismo evoca il desiderio di essere "liberati" quanto prima dall'invasore, subdolo e invisibile, che sta opprimendo oggi le nostre vite. Un parallelo che in qualche modo emerge anche nella testimonianza di chi si è trovato a vivere, oltre alle vicissitudini presenti, anche quelle di un 1945 di cui conserva ancora ben vivo il ricordo. Memoria di vicende vissute che segnavano un "passaggio" di cui solo negli anni successivi si formava una piena consapevolezza, insieme a quella dell'importanza di una Legge fondamentale posta a presidio del carattere democratico della nostra Repubblica. Anticipiamo qui, come omaggio alla ricorrenza del 25 aprile e ai nostri primi 75 anni di libertà, un testo in corso di pubblicazione su "Scuola e Formazione", scritto per noi da Luciano Corradini, professore emerito di pedagogia generale nell’Università di Roma Tre, già sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel 1995-96.
2020-04-25 05:45:00
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