2020-11-10 14:15:00

Con la nota n. 2002 del 9.11.2020, il Capo Dipartimento Istruzione fornisce istruzioni operative per l’applicazione del CCNI sulla didattica digitale integrata, firmato da CISL Scuola, ANIEF e FLC CGIL, di cui è in corso la procedura di registrazione. La nota fa finalmente chiarezza rispetto a quanto contenuto nella precedente del 26 ottobre (n. 1934), di cui la CISL Scuola aveva chiesto immediatamente una rettifica.
Ciò avviene anzitutto con l’affermazione che “l’ipotesi di contratto diviene strumento attuativo della normativa vigente” in materia di svolgimento a distanza delle attività didattiche, con riferimento a quanto stabilisce l’articolo 2, comma 3 del DL 104/2020 (“in corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell'emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza”); questo vale ovviamente per la disciplina degli obblighi contrattuali, ferme restando le prerogative e le competenze di altri soggetti in ordine alla programmazione, all’organizzazione e alla gestione delle attività scolastiche (organi collegiali, dirigenti scolastici).
Vengono in tal modo risolte alcune incongruenze della nota 1934, che la CISL Scuola aveva prontamente rilevato e contestato.
Altre importanti sottolineature riguardano la gestione dei tempi di lavoro e la sede in cui la prestazione lavorativa può essere svolta. La nota riconosce in modo esplicito che la prestazione lavorativa non deve essere resa necessariamente in presenza, purché ovviamente ne sia assicurato lo svolgimento. Trova dunque ulteriore conferma quanto già contenuto nella precedente nota 1990 del 5.11.2020, contenente indicazioni attuative rispetto alle disposizioni del DPCM 3 novembre. Opportuno il richiamo alla necessità di informativa alla RSU per quanto riguarda i criteri generali di autorizzazione allo svolgimento dell’attività all’esterno dell’istituzione scolastica.
Sulla gestione dei tempi di lavoro la nota evidenzia che “il docente ha facoltà di introdurre gli opportuni momenti di pausa nel corso della lezione particolarmente funzionali in regime di DDI. Tale possibilità è prevista anche nel caso siano state adottate unità orarie inferiori a 60 minuti, con gli eventuali recuperi”. Nessuna modifica è stata introdotta dal CCNI – né poteva essere fatta in tale sede – rispetto a quanto già prevede il CCNL sulla possibile articolazione degli orari di lezione.
La CISL Scuola, prendendo positivamente atto dei chiarimenti forniti ribadisce il proprio giudizio ampiamente positivo sul contratto sottoscritto, la cui importanza si accresce, purtroppo, con l’estensione delle modalità DDI disposta dal DPCM 3 novembre 2020. Viene infatti colmata una lacuna della normativa contrattuale che garantisce piena salvaguardia dei diritti contrattuali in materia di orario di lavoro.
Restano evidentemente altri aspetti di complessità e onerosità legati a una modalità di lavoro certamente diversa da quella ordinariamente prevista, aspetti che tuttavia vanno inquadrati in un contesto di emergenza nella quale a tutti e a ciascuno è richiesta la disponibilità a contribuire, anche con adattamenti del proprio stile di vita e di lavoro, allo sforzo comune che il Paese sta compiendo per contenere e arrestare la diffusione del contagio.
Le lavoratrici e i lavoratori della scuola hanno già dato prova di grande responsabilità e altissimo senso civico nei mesi del lockdown. Non può essere da meno chi è investito della loro rappresentanza: per questo la firma del contratto è stata, per la CISL Scuola, una scelta giusta, opportuna, doverosa, nell’interesse della scuola, del suo personale e dell’intera comunità educante.

"Riteniamo di grande importanza - dichiara la segretaria generale CISL Scuola Maddalena Gissi - l'impegno assunto dall'Amministrazione a riunire con cadenza settimanale le organizzazioni firmatarie del CCNI per un monitoraggio costante di una situazione che sarà oggetto anche di analoghi momenti di confronto a livello di ogni singola istituzione scolastica. Lo consideriamo una valorizzazione quanto mai opportuna di sedi partecipative nelle quali si avrà modo di affrontare concretamente e direttamente i problemi che quotidianamente vive il personale della scuola. Altrettanto importante l'impegno ad attivare immediatamente il tavolo sul lavoro agile del personale ATA".

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In allegato il testo del CCNI, la nota 2002 del Ministero, la dichiarazione congiunta Sindacati - Ministero e una scheda di commento e valutazione del CCNI a cura della Segreteria Nazionale CISL Scuola, la lettera inviata il 28 ottobre u.s. con richiesta di rettifica.

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