Il Ministero dell'Istruzione ha trasmesso alle scuole, tramite una specifica nota del Capo dipartimento Istruzione (n. 2164 del 9.12.2020), il testo del DPCM pubblicato il 4 dicembre che, come noto, prevede per il 75% degli studenti della secondaria di secondo grado la ripresa delle lezioni in presenza dal 7 gennaio 2021. Ciò sarà valido per le cosiddette zone gialle e arancioni, mentre - come previsto dall'articolo 3 del DPCM -, per le scuole nelle zone rosse l'attività didattica della secondaria di secondo grado continuerà ad essere svolta al 100% a distanza.
Le modalità organizzative da adottare per la frequenza massima del 75% degli studenti è rimessa all'autonomia delle singole scuole, garantendo comunque le attività di laboratorio e di inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.
La nota richiama l'attenzione sulla funzione assegnata alle Prefetture, novità introdotta dal DPCM che prevede la costituzione di un tavolo di coordinamento presso ciascuna di esse per raccordare gli orari delle attività didattiche in presenza con quelli del trasporto pubblico locale utilizzato dagli studenti.
L'invito è dunque rivolto agli Uffici scolastici provinciali (UAT), affinché partecipino attivamente anche attraverso momenti di confronto con i DS delle istituzioni scolastiche dei territori di competenza. Nessun richiamo esplicito, invece, a un coinvolgimento delle parti sociali e in particolare delle organizzazioni sindacali di settore, nonostante la nota faccia riferimento al Piano Scuola di cui al DM 39/2020, nel quale alle rappresentanze sindacali è riconosciuto espressamente un ruolo di interlocutore importante nelle sedi di monitoraggio e di coordinamento degli interventi volti a favorire il regolare svolgimento delle attività scolastiche. In occasione della prossima riunione, fissata per venerdì 11 dicembre, del tavolo nazionale permanente previsto nell'ambito del citato Piano scuola, la CISL Scuola chiederà che la presenza delle organizzazioni sindacali sia garantita anche nelle sedi di monitoraggio attivate in ambito territoriale, trattandosi del livello più direttamente coinvolto nell’individuazione delle soluzioni più efficaci per garantire l'obiettivo comune di una ripresa della scuola in presenza in tutto il Paese.