Convocato con procedura d’urgenza, si è svolto nella mattinata di oggi, 8 gennaio, un incontro in modalità a distanza fra Ministero dell’Istruzione e sindacati per un’informativa sulle misure introdotte dal decreto legge 7 gennaio 2022, n. 1, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 gennaio. Incontro tempestivo, in quanto seguiva di poche ore la pubblicazione del decreto, ma senz’altro non risolutivo rispetto alle numerose questioni che la gestione delle nuove disposizioni sicuramente pone, evidenziate dagli interventi di tutte le organizzazioni sindacali.
Con l’ausilio di alcune slide l’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento Istruzione e dal Capo Dipartimento per le Risorse Umane e Finanziarie, ha illustrato – pur senza renderne disponibile il testo - i contenuti della nota firmata congiuntamente dallo stesso Capo Dipartimento Risorse, dott. Jacopo Greco, e dal Direttore Generale per la Prevenzione Sanitaria (Ministero della Salute), dott. Giovanni Rezza, la cui pubblicazione è avvenuta subito dopo la conclusione dell’incontro.
La circolare, a sua volta, ripropone i contenuti del DL 1/2022 con le misure da adottare qualora si rilevino casi di positività al Covid 19 in ambito scolastico. Le indicazioni, come ormai ampiamente noto, sono diverse a seconda del settore scolastico preso in considerazione.
Per la scuola dell’infanzia, in presenza anche di un solo caso di positività nella sezione l’attività educativa viene interrotta per 10 giorni; per la stessa durata i bambini sono soggetti a quarantena con test (molecolare o antigenico) negativo al termine della stessa.
Nella scuola primaria, l’interruzione dell’attività didattica in presenza, per la durata di 10 giorni, è disposta qualora i casi di positività nella classe siano almeno due. In tale periodo l’attività didattica si svolge con modalità a distanza. Se vi è un solo caso di positività, l’attività prosegue in presenza con l’effettuazione di due tamponi (molecolari o antigenici), di cui il secondo (T5) a distanza di 5 giorni dal primo (TØ). Per quanto riguarda il servizio di refezione, si raccomanda di rispettare una distanza interpersonale di almeno due metri durante la consumazione del pasto.
Per la scuola secondaria di I e II grado, la sospensione dell’attività didattica in presenza, con passaggio alla didattica a distanza, riguarda tutti gli alunni della classe qualora i soggetti contagiati siano almeno tre. In presenza di un caso di contagio, prosegue l’attività in presenza con obbligo di indossare, per dieci giorni, mascherine di tipo FFP2, evitando di consumare pasti se non è possibile rispettare almeno due metri di distanza interpersonale. Se i casi positivi nella classe sono due, l’attività in presenza prosegue, con gli stessi accorgimenti previsti per il singolo caso di contagio, solo per gli alunni che hanno completato il ciclo vaccinale o che risultano guariti dal Covid da meno di 120 giorni. Per tutti gli altri, l’attività didattica è svolta in modalità digitale per la durata di 10 giorni, durante i quali gli alunni stessi sono posti in quarantena con obbligo di test negativo in uscita (molecolare o antigenico).
Per quanto riguarda uno degli aspetti più problematici, come tale indicato in modo particolare dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali nel corso dell’incontro, la circolare afferma che il quadro normativo conseguente all’emanazione del DL 1/2022 consente di esigere da parte degli interessati la “dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario o di essere guariti da meno di centoventi giorni oppure di avere effettuato la dose di richiamo”.
La circolare ricorda inoltre che ai fini di un efficace tracciamento dei casi in ambiente scolastico, fino al 28 febbraio 2022, gli alunni della secondaria di I e II grado in regime di auto sorveglianza hanno la “possibilità di effettuare gratuitamente i test antigenici rapidi (T5) sia presso le farmacie sia presso le strutture sanitarie autorizzate, a seguito della prescrizione medica di competenza del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta”.
In coda sono richiamati alcuni “punti di attenzione” relativi ai dispositivi da utilizzare in regime di auto-sorveglianza (mascherine FFP”), al divieto di accedere ai locali scolastici in presenza sintomatologia da affezioni respiratorie o con temperatura corporea supera i 37,5°, il ruolo dei Dipartimenti di Prevenzione per quanto riguarda le disposizioni di carattere sanitario. La circolare ricorda infine la disponibilità su SIDI del servizio Help Desk Amministrativo Contabile (HDAC).
Nel suo intervento, la segretaria generale della CISL Scuola, Maddalena Gissi, pur dando atto della tempestività della convocazione, ha esposto perplessità e preoccupazioni in ordine alla reale possibilità di gestire disposizioni che sembrano non tenere in debito conto la concreta situazione con la quale i dirigenti e tutto il personale scolastico avranno a che fare nei prossimi giorni. Come esempio di frangente particolarmente critico ha richiamato l’attenzione sul fatto che in moltissimi casi i dirigenti potranno trovarsi nella necessità di impedire l’ingresso a scuola di minori non accompagnati dai genitori, anche in fasce d’età molto basse, come nel caso della secondaria di I grado.
Su altre misure richiamate nella circolare, come nel caso della distanza interpersonale durante la refezione, ha evidenziato come le stesse non possano consistere in mere “raccomandazioni” senza che questo si traduca di fatto in uno scarico di responsabilità sui dirigenti scolastici nei casi, prevedibilmente molto frequenti, in cui sussista un’oggettiva impossibilità di garantire tale distanziamento.
Ha poi denunciato l’inapplicabilità delle disposizioni riguardanti l’uso delle mascherine FFP2, la cui fornitura, peraltro prevista per i soli docenti, non risulta essere al momento avvenuta.
È in generale la situazione di aumento esponenziale dei contagi, che coinvolge in modo crescente anche il personale scolastico, a rendere estremamente complicata la gestione di un ritorno alle attività didattiche nel quale siano pienamente garantite le indispensabili condizioni di sicurezza per gli alunni e per il personale. Potrebbe addirittura, in qualche caso, rivelarsi impossibile far fronte all’ordinaria attività per mancanza di personale a disposizione. Il rischio è che i modelli operativi indicati nel decreto e nella circolare, tanto più per l’impatto di altri fattori esterni e incontrollabili (in primis i servizi di trasporto) si rivelino nei fatti di impossibile attuazione. In questa situazione è ancor più indispensabile assicurare alle scuole ogni necessario supporto, a partire da quelli di carattere sanitario, mentre è decisivo il ruolo che le famiglie sono chiamate a svolgere, in un quadro di corresponsabilità educativa che sempre più dovrà caratterizzare il loro rapporto con le istituzioni scolastiche.
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In allegato, oltre al testo della circolare n.11 - 8 gennaio 2022 dei Ministeri dell'Istruzione e della Salute una scheda di presentazione dei contenuti del DL 7 gennaio 2022, n. 1 a cura dell'Ufficio Sindacale/Legale della CISL Scuola