2022-02-18 16:45:00

Nell'adunanza plenaria svoltasi oggi, 16 febbraio, in modalità telematica nel rispetto delle misure governative concernenti l'emergenza sanitaria, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all'unanimità il proprio parere favorevole sullo schema di decreto concernente l’"Adozione degli «Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia» di cui all’articolo 5, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65.”

Il CSPI nell’articolata premessa che rappresenta di fatto il parere:

apprezza l’elevato spessore culturale del documento, il primo in materia dopo 50 anni di distanza dalla legge n. 1044/1971 che istituiva gli asili nido comunali;
sottolinea che detti “Orientamenti” hanno lo scopo di delineare un profilo unitario del segmento 0-3 anni all’interno del sistema integrato 0-6 anni, al fine di sostenere e accompagnare la realizzazione di azioni caratterizzate da continuità dei percorsi nella discontinuità degli approcci resi necessari dall’età dei bambini e dalla peculiarità dello sviluppo in questa fascia evolutiva;
rileva che finalmente sono focalizzati i percorsi per i più “piccoli”, superando la funzione assistenziale ed affermando con forza la dimensione, oltre che della cura, della continuità educativa: questo primo segmento del percorso educativo, infatti, permette l’ingresso del bambino in contesti che rappresentano luoghi di positiva espressione delle sue capacità personali, concorrendo allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale e sociale, promuovendone le potenzialità di relazione, l’autonomia, la creatività, l’apprendimento, in un’ottica di effettiva eguaglianza delle opportunità educative;
giudica positivamente che gli “Orientamenti” si soffermino sull’importanza dei servizi educativi per l’infanzia, consentendo ad ogni bambino di crescere come soggetto attivo e  titolare di diritti, che, per gli adulti della comunità educante, diventano doveri di tutela e promozione della peculiarità di ciascuno, attraverso anche la rimozione degli ostacoli che limitano di fatto “l’uguaglianza dei cittadini” e “il pieno sviluppo della persona” (art. 3, Costituzione).
auspica, per la piena attuazione di quanto previsto dagli “Orientamenti”, una governance solida, che chiami in causa tutti gli attori dei servizi educativi, per incentivare quella collaborazione interistituzionale che deve tradursi in accordi e tempistiche precise, per attivare nei territori le misure necessarie alla diffusione dei servizi educativi e per un utilizzo coordinato e correlato delle risorse al fine dell’attuazione del servizio stesso: sono di fondamentale importanza, pertanto, i finanziamenti e le azioni collegate alla Missione 4 del PNRR destinate al sistema 0-6 anni, con riferimento in particolare alla costruzione di nuovi “nidi” per il raggiungimento dell’obiettivo di almeno il 33% di posti rispetto alla specifica popolazione;
sottolinea, inoltre, che sia necessario prevedere un’adeguata programmazione del fabbisogno di educatori, tenendo conto delle necessità attuali dei servizi e di quelle future, con lo scopo di incrementare i corsi di laurea e i relativi accessi e di evitare carenze di personale che rendano difficoltosa la gestione dei servizi e costringano a soluzioni temporanee insoddisfacenti;
sottolinea, altresì, l’importanza che alla formazione iniziale si affianchi poi un’adeguata formazione continua e una riqualificazione per la crescita professionale del personale già in servizio;
evidenzia il ruolo strategico che il servizio 0-3 anni ha per tutti i bambini e soprattutto per quelli in condizioni di povertà educativa: è necessaria, pertanto, l’adozione di criteri, interventi e risorse specifiche per favorirne l’accesso. Tale attenzione deve essere assicurata, in particolar modo, per favorire l’inclusione dei bambini con disabilità ponendo attenzione alle condizioni ambientali, alle scelte progettuali e alla presenza di personale formato.

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