Apprezzamento per i contenuti che danno risposte alle richieste avanzate nelle occasioni di confronto dalla CISL, impegno a sostenere nel corso del dibattito parlamentare l’obiettivo di apportare modifiche sui punti che evidenziano limiti e criticità della manovra economico finanziaria, in particolare per quanto riguarda eventuali tagli strutturali agli organici del personale docente e ATA, ipotesi che la confederazione respinge insieme a quella del blocco parziale del turnover nella PA, nell’università e nella ricerca.
In questo senso si è espresso venerdì scorso l’Esecutivo Confederale della CISL, richiamando puntualmente le misure contenute nel disegno di legge di bilancio per il 2025 che possono essere valutate positivamente.
Anzitutto l’estensione del taglio del cuneo contributivo fiscale, reso strutturale a applicabile fino ai 40.000 euro di reddito. Insieme all’accorpamento delle aliquote Irpef per sostenere i redditi più bassi, si tratta di una misura di tutela delle retribuzioni più volte sollecitata dai sindacati e dalla CISL in particolare.